Scrivere in giapponese: tre alfabeti??? 🇯🇵✍️

Hai appena scoperto che in giapponese si scrive… con tre alfabeti?! Niente paura, il panico è una reazione comune.

Ma adesso respira. E lascia che ti spieghi tutto con calma. Spoiler: non sono davvero alfabeti. E non è impossibile come sembra.

Ma è vero che in giapponese si usano tre alfabeti?

Quasi.

In realtà si usano tre sistemi di scrittura, sì. Ma tecnicamente, non sono alfabeti. Solo due sono “simili” a un alfabeto, e il terzo… beh, il terzo è tutta un’altra storia.

Vediamoli uno per uno.

Hiragana, Katakana e Kanji: il trio delle meraviglie

Quando parliamo di scrittura giapponese, i protagonisti sono loro:
– Hiragana (ひらがな)
– Katakana (カタカナ)
– Kanji (漢字)

Ognuno ha il suo stile, la sua funzione… e il suo fascino.

Hiragana: morbidi, semplici, versatili

Gli hiragana sono i caratteri più “tondi” e “amichevoli” del giapponese.
Li usi per:
– particelle grammaticali (tipo wa, ga, ni, ecc.)
– desinenze dei verbi
– parole semplici o infantili
– parole in cui i kanji esistono, ma sono troppo difficili anche per i madrelingua

Sono il cuore pulsante della grammatica giapponese. Immaginali come il “collante” che tiene tutto insieme.

Katakana: squadrati, strani, stranieri

I katakana sono i cugini stilosi degli hiragana. Spigolosi, moderni, li usi quando vuoi scrivere:
– parole straniere (konpyuutaa = computer)
– nomi propri non giapponesi
– onomatopee (tipo doki doki, il battito del cuore)
– termini tecnici o scientifici
– parole da evidenziare

✋ Ecco un segreto: il tuo nome in giapponese si scrive in katakana.
Vuoi sapere come? Te lo spiego qui:
[Scrivi il tuo nome in giapponese]

Kanji: antichi, affascinanti, a volte… bastardi! 😂

I kanji sono ideogrammi presi in prestito dalla Cina. La parola kanji (漢字) significa proprio “caratteri cinesi”.

Ogni kanji rappresenta un concetto. Ecco qualche esempio:
– 山 = montagna (yama)
– 火 = fuoco (hi)

Fin qui tutto bene. Ma i kanji non sono sempre così gentili. A volte possono essere un po’ bastardi, perché lo stesso kanji può indicare suoni diversi a seconda della parola in cui si trova.

Guarda qui:
– 火 = fuoco → si dice hi
– 山 = montagna → si dice yama
– Ma insieme, in 火山, che vuol dire vulcano, non si dicono hiyama. Si dice kazan. 😅

Quindi sì: i kanji sanno essere imprevedibili. Ma anche questo fa parte del fascino della lingua giapponese.

Ok… ma quando si usano tutti questi?

Domanda legittima. La risposta è: sempre. Tutti insieme. Nella stessa frase. 😱

Ecco un esempio:
アイスクリームを買った。
Aisukurīmu o katta.
“Ho comprato un gelato.”

– アイスクリーム = parola straniera → katakana
– を = particella → hiragana
– 買った = “ho comprato” → kanji + hiragana

Tre parole, tre sistemi di scrittura. Il giapponese non si fa mancare niente.

Riassunto furbo (per non impazzire):

SistemaUsi principali
Hiraganagrammatica, parole semplici, desinenze, parola i cui kanji sono troppo complessi
Katakananomi stranieri, onomatopee, evidenze, parole tecniche
Kanjiradici verbali, sostantivi, aggettivi, nomi giapponesi

E se ti sembra complicato… hai ragione 😅

Diciamolo chiaro: scrivere in giapponese è un casino. Perfino i bambini giapponesi ci mettono anni a imparare tutti i kanji. Ma loro imparano prima a parlare.

👉 E tu puoi fare lo stesso.

Nel mio metodo, non parti dalla scrittura, ma dalla lingua viva. Ascolti, capisci, ti esprimi. Come fanno i bambini. E funziona.

🎌 Se vuoi imparare davvero la lingua giapponese (non solo a copiare ideogrammi su un quaderno), dai un’occhiata ai miei corsi di giapponese nella membership FULL. È il modo più naturale — e più efficace — per iniziare.

Articoli correlati